Una storia, un unico racconto, una donna: la baronessa Kathleen Annie
Pannonica Rothschild, detta Nica, che vive in un tempo sospeso, il tempo dell’arte fatto di mecenatismo, amore, compassione e frustrazione.
Come in una danza degli spettri, Avallone lascia affiorare sul palcoscenico attimi di vita, emozioni e racconti di Charlie Parker, Art Blakey, Miles Davis, Charles Mingus e Thelonious Monk.
Sono “note stonate” di un pentagramma nero, che si susseguono restituendo allo spettatore pezzi di storia del Jazz.
Contrasti di un Novecento nuovo fatto di musica, improvvisazione,
contrasti razziali, eroina, boxe e riscatto del popolo nero.
Un viaggio intenso e intimo che porta lo spettatore tra le vie di New York City, negli anni ‘40 e ‘50, con un passo dal ritmo nero, duro, tribale, in una parola, del passo del Bebop, che ha dato vita al Jazz moderno, senza il quale la musica di oggi non esisterebbe.