Un´ora di spettacolo che corrisponde a un´ora di supplenza.
Durante quest´ora il pubblico è investito di un ruolo preciso, al pari di colei da cui è fronteggiato. Gli spettatori, infatti, comprenderanno ben presto di costituire la scolaresca per la quale una donna, ingombra di insondabili segreti, è stata chiamata a improvvisare una lezione sui poeti risorgimentali. Nulla di più scolastico, nulla di più ginnasiale. Sarà un caso, ma l´argomento non coglie impreparata Stella, la supplente, che parlando d´altro, in realtà sembra parlare di sé.
Il suo eloquio fa intuire una psiche sottoposta a profonde sofferenze tenute ostinatamente celate, mentre un contrappunto enigmatico scandisce il tempo della sua presenza nell´aula: schegge di frasi si intromettono a commentare quell´ora come se a pronunciarle fossero gli alunni stessi chiamati, successivamente, a deporre come testimoni di chissà quale drammatico avvenimento. Il che matura un clima da suspense, e strane tinte da racconto nero si spargono per la scena.
A tratti si potrà sorridere, ma mai abbassando la guardia di un´attenzione crescente imperniata su due domande vieppiù pungenti: chi è quella donna? E cosa mai è stata in grado di fare a termine della sua inquietante lezione?