9 Settembre ’43, 5.30 del mattino: una colonna di 40 auto nere sta valicando gli Appennini lungo Via Tiburtina, direzione Abruzzo.
Inizia così la fuga di Re Vittorio Emanuele Ferdinando Maria Gennaro di Savoia, a seguito della dichiarazione d’Armistizio proclamata dal Generale americano Eisenhower.
Districandosi nella notte fra i selvaggi paesaggi abruzzesi, Re Vittorio Emanuele III troverà non pochi problemi lungo la via per la salvezza: i presìdi tedeschi, le bande di paese e l’ombra di Mussolini, che oscura la figura sovrana al punto da farla andare in escandescenza.
La storia è nota: il vecchio Re 74enne fugge verso la salvezza.
Avrebbe potuto un comportamento più reale da parte dell’anziano Sovrano evitare la disfatta?
Blasioli con ironia, un linguaggio derivato dalla Commedia dell’Arte ed una scenografia scarna, riporta in vita il Monarca rimuginante, per ricordare le pagine più nere della storia d’Italia.