FINCHÉ MELA NON CI SEPARI'
FINCHÉ MELA NON CI SEPARI
Liberamente tratto da “Il diario di Adamo ed Eva” di Mark Twain
Regia Matteo Milani
Compagnia TU/UT
Con Lara Balbo, Matteo Milani, Francesco Mastroianni
Adattamento teatrale di Lara Balbo e Matteo Milani
Drammaturgia musicale di Samuele Cestola
Assistente alla regia Mattia Ranaldo
Musiche originali di Francesco Mastroianni
Supervisione artistica di Giancarlo Fares
"Fuori abbonamento"
Finché mela non ci separi si rifà ad uno dei testi moderni più belli mai scritti, dove viene posta l’attenzione sull’unico vero motore che unisce gli esseri umani per quanto diversi possano essere: l’amore. Adamo ed Eva, chi erano, come si guardavano, erano così tanto diversi da un uomo e una donna dei giorni d’oggi? Un uomo, Adamo. Una donna, Eva. Quindi una coppia. E poi, l’ amico della coppia, migliore amico di lui e di lei, testimone di nozze, confidente, padrino di battesimo dei figli, guida spirituale, compagno di bevute, terapista di coppia all’evenienza, postino, tecnico della caldaia, consulente immobiliare, insomma l’Alfa e l’Omega. Una piccola piramide sociale che ha come base Lui e Lei in un continuo tendere verso il vertice, alla ricerca di approvazione, confidenza, consolazione, sfogo, pace. In un'epoca in cui l'amore eterno sembra passato di moda sia come mito romantico, sogno degli adolescenti, che come semplice motore per la convivenza umana, è necessario rinnovarne la speranza. Il frutto proibito ossia la caduta dell’Eden, la crisi in cui ogni relazione può ritrovarsi, l’errore quindi, sarà per loro stimolo per giungere ad una vera e profonda conoscenza reciproca. Il segreto è la tolleranza che, nell'accettazione delle reciproche fastidiose diversità, consente di raggiungere il traguardo faticoso di una vita in comune. L’amore è una piacevole conquista, non un idillio.