METTITEVE A FFA’ L’AMMORE CU ME'
METTITEVE A FFA’ L’AMMORE CU ME
Di Eduardo Scarpetta
Compagnia Cast
Con Salvatore Mincione Guarino, Giovanni Gazzanni, Alessia Giallorenzo, Claudia Cerulo, Elio Musacchio e Pasquale Marcucci
Adattamento e regia di Salvatore Mincione Guarino
"Marconi estate"
In questo testo, Felice, personaggio tipico scarpettiano, risulta impacciato, tardo nei movimenti, totalmente irretito da Emilia, la vera protagonista della vicenda. Lei è innamorata di Alberto che corrisponde al suo amore. Giulietta, cugina di Emilia, è innamorata di Felice il quale non si decide a dichiararsi. Il padre di Giulietta, don Gennaro, avendo fatto una promessa al suo caro amico morto, padre di Alberto, decide di dare in sposa Giulietta ad Alberto. A questo punto la forte femminilità di Emilia viene fuori ed escogita vari sotterfugi per far ritornare tra le sue braccia Alberto. Se nel testo originale la figura del cameriere risulta incolore, nell’adattamento la “serva padrona” Rosella, risulta esilarante nel suo rapporto prevaricatore con Don Gennaro che la tiene a servizio per aver fatto una promessa alla buonanima della madre di lei. Ovviamente tutto finisce nel migliore dei modi e, come avviene sempre nelle commedie di Scarpetta, il fine è semplicemente quello di far ridere. Dall’atto unico originale si è arrivati alla nostra stesura in due atti attraverso inserti di scene completamente inventate, ma congruenti con la trama. Inoltre il “lazzo” non meglio specificato del testo scarpettiano permette sempre di giocare sulla improvvisazione, che non deve intendersi come un elemento estemporaneo, ma come studio continuo, non scritto, sulle scene; un po’ come nella migliore tradizione della Commedia dell’arte.